Veduggio con Colzano: ‘Arie sotto le stelle’, la lirica incanta la Brianza

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Un pubblico numeroso, una cornice suggestiva e la potenza evocativa della musica hanno reso indimenticabile la serata di giovedì 20 giugno, quando la scalinata barocca della Chiesa Parrocchiale di San Martino ha ospitato il concerto “Arie sotto le stelle”, promosso come Assessorato alla Cultura del Comune, di Veduggio con Colzano.

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«Portare la musica nei luoghi simbolici della nostra comunità è un modo per restituire valore agli spazi condivisi e alla cultura come bene comune», ha dichiarato l’assessora alla Cultura Valentina Besana, sottolineando l’importanza di eventi che sappiano unire qualità artistica, accessibilità e identità territoriale. La collaborazione con la Parrocchia di San Martino, che ha messo a disposizione lo storico sagrato, ha contribuito a esaltare l’atmosfera della performance, trasformando il cuore del paese in un palcoscenico sotto le stelle.

A dare voce e respiro alla serata sono stati il soprano Sofia Maria Riva e il pianista Francesco Parravicini, protagonisti di un programma che ha saputo alternare momenti di intensa drammaticità e intimità lirica. Dal grande repertorio operistico di Bizet, Donizetti, Saint-Saëns, Puccini e Mascagni, fino alle romanze da salotto e cameristiche firmate da Tosti, Elgar e Gastaldon, l’esecuzione ha emozionato e coinvolto il pubblico in un viaggio attraverso le atmosfere dell’Ottocento e dei primi del Novecento.

Tra i momenti più apprezzati: la celebre Habanera da CarmenUn bel dì, vedremo da Madama ButterflyMusica proibita, brani che Riva ha interpretato con voce intensa, tecnica raffinata e una notevole capacità comunicativa, ben sostenuta dalla sensibilità pianistica di Parravicini.

Il presidente della Commissione Cultura, Guido Sala, ha lodato l’iniziativa, evidenziando «la qualità dell’esecuzione e la scelta coraggiosa di un repertorio ricercato, non scontato, capace di affiancare brani celebri ad autentiche gemme meno conosciute».

A guidare il pubblico nel percorso musicale, gli interventi di Graziella Giudici e Andrea Cranchi, che con competenza e passione hanno introdotto i brani in programma, offrendo chiavi di lettura storiche e artistiche sui compositori e sulle interpretazioni.

Gli artisti

Sofia Maria Riva, giovane soprano originaria della Brianza, si è formata con importanti docenti del panorama lirico italiano. Si distingue per la versatilità del repertorio, con particolare attenzione alla musica sacra e cameristica, oltre a un impegno attivo nella diffusione della lirica tra le nuove generazioni. La sua attività concertistica è in costante crescita, con partecipazioni a festival, rassegne e progetti didattici in ambito nazionale.

Francesco Parravicini, pianista e organista di consolidata esperienza, è attivo sia come concertista sia come docente. La sua carriera lo ha portato a collaborare con numerosi ensemble e solisti in tutta Italia, spaziando dalla musica classica al repertorio sacro, e ricevendo riconoscimenti in diversi concorsi nazionali. Compositore e arrangiatore, è anche autore di trascrizioni e adattamenti per voce e tastiera, con un occhio attento alla valorizzazione della musica colta nei contesti locali.

La scalinata barocca della Chieda di San Martino Vescovo: un palcoscenico di pietra e storia

La suggestiva scalinata barocca della Chiesa di San Martino è uno degli elementi architettonici più emblematici di Veduggio con Colzano. Realizzata nel corso del XVIII secolo, rappresenta un raffinato esempio di architettura sacra lombarda, con linee scenografiche e un’imponente simmetria che ne fanno ancora oggi un punto di riferimento per la comunità.

Questa scalinata ha ispirato anche l’arte: è infatti ritratta nell’opera A messa prima (1844) del celebre pittore Giovanni Segantini, testimonianza del profondo legame tra il luogo e l’immaginario simbolico della Brianza ottocentesca. L’identificazione della scalinata di Veduggio come sfondo del dipinto è supportata da evidenze iconografiche e testimonianze locali: l’impianto a rampe simmetriche, il parapetto in pietra e la prospettiva ascendente coincidono con l’attuale assetto della scalinata della Chiesa di San Martino.

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