di Massimo Iaretti

Quasi quotidianamente, come un mantra che rimbalza, i media parlano, da un lato, di stagione eccezionale del turismo, dall’altro di rallentamento del turismo balneare con dati inferiori alle annate precedenti. Abbiamo rivolto la domanda a Moira Montagner, consigliere comunale di Jesolo, una delle maggiori mete turistiche dell’Adriatico e responsabile del settore turismo di Noi Moderati Veneto.
“Il Turismo non è in crisi È l’economia italiana che ha grosse difficoltà,
Il discorso è complesso e certamente per capire il fenomeno dobbiamo guardare da un’altra parte, indietro e oltre i confini.
C’è una crisi generale sia dell’economia che ha azzerato la classe media.
Il potere d’acquisto è eroso dall’inflazione e dal caro vita.
Le fabbriche hanno difficoltà e mettono in cassa integrazione.
Ma questa crisi è solo italiana ?
Sul versante straniero quella a cui và peggio è la Germania, e in generale i paesi del nord, che stanno attraversando una grossa crisi, e questo ha azzoppato e trattenuto a casa quello che per noi italiani, soprattutto della costa adriatica è il turismo principale, ovvero quello tedesco e austriaco. In questo momento chi colma il vuoto e che sta “salvando” la stagione estiva è il turista dell’est Europa, ovvero Polonia, Slovenia, Slovacchia, Ungheria etc…..
Qual è lo strumento per fare fronte a questo stato di cose ?
C’è necessità di rivedere gli aiuti economici ai settori in sofferenza, e, per quanto riguarda i balneari, di certo la vicenda della applicazione della Bolkestein ha creato grande incertezza da parte degli investitori, che stanno attendendo ancora venga varato il decreto indennizzi concessioni.
In questo momento nessuno rischia e l’indotto si inchioda, ovvero tutte le realtà manifatturiere di produzione articoli specifici per l’arredo spiaggia e per l’outdoor.
I problemi sono anche sul piano fiscale ?
C’è anche il tema della fiscalità: contributi troppo alti non permettono di alzare le buste paga ai lavoratori, che preferiscono cercare un lavoro annuale e a tempo indeterminato, non potendo permettersi di sostenere l’inverno con la esigua Naspi che viene data.
Il nostro turismo balneare patisce delle concorrenze di Paesi dell’area del Mediterraneo
Altra cosa è la concorrenza turistica dei paesi del bacino mediterraneo. È nota che da anni l’Albania è in fortissima ripresa che la sta trasformando completamente, tanto da essere definita la nuova Svizzera. I prezzi sono stracciati rispetto ai nostri (anche se ci sono casi di truffe e rincari pazzeschi) ma i servizi sono diversi. Sì ripete la storia, 15 anni fa circa la Croazia aveva preso tutto il turismo del Nord Italia. Poi la gente ha capito la differenza
Dunque ci sono ragioni e scenari più ampi ….
Certamente: non bisogna pensare al ‘caro ombrellone’ e basta. Se il turismo è in crisi vuole dire che il motore economico si sta inceppando.