Il federalismo non va in ferie, soprattutto se c’è al centro della questione la rimozione del nome di Gianfranco Miglio da un istituto scolastico che gli era stato dedicato. E’ quanto è accaduto ad Adro, in provincia di Brescia dove la giunta attuale, civica orientata al centro-sinistra guidata da Davide Moretti, ha fatto rimuovere dall’istituto scolastico il nome di Gianfranco Miglio, motivando che creava confusione in quanto l’intitolazione riguardava il polo scolastico e non quel singolo istituto.

Così martedì 12 agosto alle ore 11.30, Roberto Castelli, ex Ministro e Segretario Politico
del Partito Popolare del Nord ha guidato un presidio davanti ai cancelli del Polo
Scolastico di Adro. Presso il Comune di Adro, Castelli ha protocollato una richiesta di
accesso agli atti e non è esclusa una segnalazione alla Corte dei Conti per danno erariale.

Alla manifestazione hanno partecipato militanti e cittaadini. Giulio Arrighini, Presidente
dell’Assemblea Federale del Partito, e Francesca Losi, Vice Segretario federale PPN e consigliere comnale a Pontida.

Roberto Castelli ha rilasciato una dichiarazione entrando nel merito della vicenda:
“Il Sindaco di Adro ha voluto fare il fenomeno, col risultato che adesso tutti hanno ricominciato a
parlare della figura di Miglio, politologo e uomo di cultura. Un patrimonio per noi tutti

Una cosa è certa: il ricordo di Miglio resterà, di questi amministratori non si ricorderà nessuno.
Costoro hanno cancellato il nome e la memoria di un uomo di scienza politica, in pieno sole
sovietico, o se preferiamo, della recente cultura americana woke. Ma questa è pura e solida
ignoranza storica e culturale di una Giunta di sinistra.
Colgo l’occasione per ricordare un passaggio fondamentale della storia repubblicana. Per molti
anni si è pensato che sia stato Umberto Bossi a negare al Professore il Ministero delle Riforme
Costituzionali: fu il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro a negare il consenso e la firma.
Roma non voleva il Professore e la portata riformatrice delle due competenze per un assetto
federale dello Stato.

Inoltre, da un punto di vista amministrativo, come ignorare la spesa sopportata dai cittadini? Che
giustificazione ha? Stiamo valutando se esistono estremi per una segnalazione alla Corte dei Conti
per danno erariale.