Pordenone, inaugurata ‘Humans. Cosa significa essere umani ?’

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E’ stata inaugurata presso la Casa del Mutilato in Piazza XX Settembre, la
mostra “Humans. Cosa significa essere umani?” dell’artista friulana Alessandra Aita, promossa
dall’Associazione Agorà ETS e visitabile dal 5 al 30 settembre.
Presenti anche l’Assessore regionale alle infrastrutture e territorio Cristina Amirante e
l’Assessore comunale all’Istruzione Pietro Tropeano, che ha visitato l’esposizione accompagnato
dall’artista: “Questa mostra è un regalo per la nostra cultura, la materialità che esprimono le opere
di Alessandra Aita è qualcosa di emozionante e meraviglioso. La cultura a Pordenone è pregnante e
soprattutto la cultura degli artisti, di chi ci porta la sua personalità artistica e ci porta queste
bellezze.”
La mostra
La mostra esplora la condizione umana attraverso sculture in legno di recupero, ferro e resina, che
uniscono delicatezza naturale e profondità introspettiva: un incontro tra arte scultorea e pensiero
critico per stimolare una riflessione urgente: cosa significa essere umani?
Nel dialogo tra materia e pensiero, “Humans” non offre risposte ma invita al coraggio di pensare.
Le sculture di Aita, nella loro deliberata incompiutezza, restituiscono un’umanità in continua
trasformazione che resiste grazie alla propria fragilità, aprendosi alla bellezza e lasciandosi
attraversare dall’arte che ferisce ma soprattutto cura. Siamo esseri imperfetti e incompiuti ed è in
questa imperfezione che risiede la speranza di essere davvero esseri umani.
Il progetto espositivo, realizzato e sostenuto dall’Associazione Agorà, si avvale del partenariato del
Comune di Pordenone e del patrocinio dell’Università di Udine. L’iniziativa è inoltre supportata da:
Palazzetti, Servizi CGN, Ergolines, Banca 360.
L’artista
Alessandra Aita (1983) è una scultrice friulana, nata a San Daniele del Friuli. Dal territorio d’origine
trae l’amore per il legno e quella forza silenziosa che alimenta la sua ricerca artistica. Formatasi
presso l’Istituto Statale d’Arte “Giovanni Sello” di Udine e specializzatasi in grafica pubblicitaria,
affianca all’attività professionale un’intensa pratica scultorea che nel tempo ha sviluppato un
linguaggio espressivo del tutto personale. Utilizza legni di recupero, frammenti restituiti dalla
natura e consumati dal tempo, trasformandoli in elementi simbolici dell’esistenza umana. Le sue
sculture sono forme essenziali che esplorano la vulnerabilità dell’essere, il vuoto come spazio di

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possibilità e la ferita come origine di conoscenza. Al centro della sua ricerca rimane sempre
l’uomo, restituito nella sua verità più profonda e nel suo desiderio di connessione. Il suo lavoro ha
ottenuto riconoscimenti in Italia e all’estero attraverso mostre personali, collettive e fiere d’arte
contemporanea.
Il catalogo
Ad arricchire il progetto espositivo è stato realizzato un catalogo curato da Marzia Tomasin
(Presidente dell’Associazione Agorà) che, oltre a documentare le opere dell’artista, raccoglie le
riflessioni di autorevoli accademici e pensatori del nostro tempo. Ogni contributo dialoga con le
sculture dell’artista per indagare l’essere umano oggi e offre una prospettiva disciplinare specifica
sul tema centrale della mostra, arricchendo il dialogo interdisciplinare attorno alla questione
dell’umanità contemporanea.
Orari di apertura
La mostra sarà visitabile dal 5 al 30 settembre con orario dal giovedì alla domenica dalle 10:00 alle
13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. Durante il festival Pordenonelegge (17-21 settembre) l’esposizione
rimarrà aperta tutti i giorni. L’ingresso è libero.

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