Marostica, tentato femminicidio: Senni e Andreatta alzano la voce

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L’ennesimo episodio di violenza contro una donna scuote la provincia di Vicenza. Una 42enne è stata brutalmente accoltellata dall’ex marito a Marostica, in quello che appare con ogni evidenza come un tentato femminicidio. La donna è stata trasportata d’urgenza in ospedale, mentre l’aggressore è stato fermato. Un fatto gravissimo, che ha suscitato una reazione dura e netta da parte del mondo politico. Ad intervenire sono state Chiara Senni, segretario provinciale vicentino di Noi Moderati e Anna Cristina Andreatta, responsabile donne per il Veneto dello stesso partito. “È tempo di smettere di trattare questi episodi come eccezioni. La violenza sulle donne è un fatto strutturale e quotidiano. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria emergenza nazionale, che richiede una risposta politica severa, decisa e immediata”, affermano le due esponenti di Noi Moderati.

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Senni e Andreatta puntano il dito contro un sistema che troppo spesso si mostra lento e inefficace e ricordano l’impegno concreto del loro partito sul tema. “Noi Moderati è stato tra i promotori delle recenti misure legislative in materia. Grazie al lavoro dell’onorevole Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, è stata approvata una legge che rafforza il Codice Rosso, con tempi certi per l’intervento della magistratura e strumenti più efficaci per proteggere le vittime. Abbiamo inoltre sostenuto l’incremento del reddito di libertà, un aiuto concreto alle donne che scelgono di rompere il silenzio e allontanarsi da situazioni di violenza domestica.”

Ma l’azione politica non si ferma alle aule parlamentari. Le rappresentanti venete di Noi Moderati fanno sapere che è in corso una rete di incontri e iniziative a livello territoriale, con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini, scuole, enti e amministrazioni locali. “Stiamo portando avanti un lavoro capillare sul territorio attraverso momenti di formazione e confronto perché la prevenzione comincia dalla cultura. Il rispetto, la parità e la dignità non possono essere valori opzionali.”

Chiara Senni e Anna Cristina Andreatta chiedono che la lotta alla violenza di genere venga finalmente riconosciuta come una priorità assoluta dell’agenda politica nazionale e locale e concludono con un monito forte: “Non ci accontentiamo più della condanna morale dopo l’ennesimo episodio di sangue. Quando una donna viene ferita o uccisa da chi avrebbe dovuto proteggerla, è lo Stato a fallire. E chi resta in silenzio è complice.”

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