La politica tuteli i valori basilari di una società sana Ormai da un mese seguiamo le vicende di un ennesimo episodio di violenza di genere che parla del gruppo Facebook “ Mia Moglie” dove mariti e non pubblicavano foto intime delle loro compagne senza il loro consenso. Noi, donne di Noi Moderati riteniamo vergognoso questo fatto e anche i messaggi allegati alle foto, dove si evince un rapporto narcisistico di proprietà dei mariti/compagni. Gli affetti risultano inesistenti. In questa vicenda è mancato il consenso delle donne coinvolte, a dimostrazione di come questo sia stato sottovalutato nonostante sia essenziale per prevenire gli abusi. La violenza di genere non è solo fisica, non lascia necessariamente i segni. In questa situazione si rivelano uomini narcisi in competizione tra loro. Ancora violenza di genere…subdola, ma sempre vergognosa, dove si espongono uomini apparentemente “normali”, apparentemente “bravi padri di famiglia” con mogli pronte a non credere possibile che un’azione del genere possa essere partita anche dal loro marito. E’ compito anche della politica tutelare principi e valori che sono alla base di una società “sana” e in questo il nostro gruppo Veneto “NOI Moderati Donne”si stà impegnando con la programmazione di progetti e iniziative in merito. La famiglia è il pilastro della società. Qui si parla di mariti e mogli, quindi di un intimo legame che si è costruito e consolidato nel tempo. Sicuramente la “scoperta” non sarà priva di conseguenze e porterà a molte problematiche perché ricostruire un rapporto di fiducia dopo un tale “tradimento” non sarà facile. E’ necessaria una rivolta culturale, soprattutto maschile, che rifiuti tutti i comportamenti predatori dove i corpi delle donne diventano oggetti di consumo. Basta tollerare, questa è una chiara forma di abuso. Costruire parità e rispetto è un dovere di tutti Noi, Donne Venete di Noi Moderati chiediamo la promozione della cultura del rispetto e dell’uguaglianza di genere partendo dalla scuola e dai nuclei familiari. Non solo nei confronti delle donne ma di qualsiasi membro, giovane o anziano, sano o in difficoltà, a prescindere dal sesso, affinché venga data a tutti la possibilità di gestire in modo positivo l’affettività e tutti gli eventi della propria vita.
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