Pordenone, il ministro Giuli per l’acquisizione della Casa del Mutilato

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Un passaggio storico per Pordenone: il Ministero della Cultura ha
acquisito la Casa del Mutilato, edificio simbolo di Piazza XX Settembre, che diventerà un innovativo
polo culturale dedicato al Novecento attraverso il progetto MULTILATI, inserito nel dossier di
Pordenone Capitale italiana della Cultura 2027.
L’annuncio ufficiale è stato dato oggi in occasione della visita del Ministro Giuli in città, durante la
conferenza stampa tenutasi nella Sala Consiliare del Comune cui hanno partecipato il Ministro
della Cultura Alessandro Giuli, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il Sindaco
di Pordenone Alessandro Basso e l’Assessore alla Cultura Alberto Parigi.
“La vicinanza del Ministro Giuli è fondamentale per Pordenone.” – commenta il primo cittadino
Alessandro Basso – “Il fatto che il Ministro nell’arco di pochi mesi sia venuto due volte in città
testimonia l’eccellente lavoro che stiamo compiendo, di concerto con le Istituzioni statali, per
quanto riguarda il mondo culturale di Pordenone. Il passo che compiamo con l’acquisto della Casa
del Mutilato ci consente di proiettarci a un domani radioso. È innegabile che per questo dobbiamo
ringraziare anche il Ministro di casa Luca Ciriani, sempre vicino e presenza costante per
l’Amministrazione”.
L’Amministrazione comunale da tempo ha aperto un dialogo con il Ministero della Cultura e con
l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra (ANMIG) per destinare questo storico palazzo
al patrimonio pubblico. Il Ministero, riconosciuto l’interesse culturale e nazionale dell’operazione,
ha acquisito l’immobile con fondi propri, diventandone proprietario dopo il passaggio da ANMIG.
Il Ministero della Cultura e il Comune di Pordenone procederanno ora alla definizione di un
accordo per stabilire le modalità di gestione dell’edificio e per pianificare i lavori di completa
riqualificazione, che saranno finanziati dal Ministero della Cultura: un’operazione che segna una
svolta epocale per Pordenone che vedrà la Casa del Mutilato diventare finalmente un bene
pubblico riqualificato.
“Questa operazione ci consente di trasformare la Casa del Mutilato nel ‘Museo Mutilati’, un museo
multimediale del Novecento: attraverso tecnologie immersive nel 2027 racconteremo il secolo
scorso integrando storia, economia e cultura, narrando le vicende di Pordenone, del Nord-Est,
dell’Italia e del mondo intero.” – le parole dell’Assessore alla Cultura Alberto Parigi –
“Raggiungiamo così tre obiettivi storici per la città: garantiamo la piena fruibilità di un luogo
iconico, promuoviamo la rigenerazione urbana attraverso la cultura e concretizziamo il nostro

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impegno a portare Pordenone dal margine al centro delle mappe culturali nazionali, come ci
eravamo prefissati nel dossier di candidatura a Capitale italiana della Cultura e tale operazione,
che si compie oggi alla presenza di due Ministri, rappresenta simbolicamente questo nuovo
posizionamento della nostra città.”

Il progetto “MULTILATI”
La rigenerazione della Casa del Mutilato rappresenta un fiore all’occhiello della candidatura
pordenonese a Capitale italiana della Cultura 2027 che, con il progetto dal titolo “MULTILATI”,
vuole trasformarla in un polo culturale contemporaneo che esplori le molteplici prospettive del
Novecento, fondendo storia, cultura e tecnologie immersive. All’interno del design cubico e
minimalista degli anni ’30, “MULTILATI” offrirà esperienze innovative dove mostre interattive e
installazioni multimediali accompagneranno i visitatori attraverso i grandi temi del secolo scorso,
rendendo il passato non solo comprensibile ma tangibile e coinvolgente. Il nome del progetto
evoca il concetto di multiverso: ogni “lato” racconta una diversa narrazione del secolo che ha
cambiato il mondo. Il progetto “MULTILATI” trasformerà questo luogo iconico non solo all’esterno
ma anche nei suoi spazi interni, restituendolo completamente alla fruizione di tutta la comunità.

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Un edificio iconico nel cuore della città
L’architettura della Casa del Mutilato – costruita tra il 1935 e il 1937 su progetto dell’architetto
Cesare Scoccimarro – si rivela ideale per una trasformazione in spazio culturale: l’elegante atrio
d’ingresso, la maestosa scala a vista e soprattutto il grande salone d’onore al secondo piano,
capace di accogliere fino a 500 persone, creano gli ambienti perfetti per un centro contemporaneo
dedicato a mostre, esposizioni e iniziative pubbliche.
Questo edificio simbolico, pur trovandosi nel cuore della città, è stato sempre quasi del tutto
inaccessibile ai pordenonesi. Nell’ultimo anno l’amministrazione comunale, insieme ad ANMIG e
alle associazioni del territorio, ha iniziato ad aprirlo per eventi culturali, come la mostra
attualmente ospitata durante Pordenonelegge.
L’acquisizione da parte del Ministero della Cultura permetterà ora di sviluppare ulteriormente
questa vocazione culturale, trasformando la Casa del Mutilato in un luogo di incontro e di
valorizzazione del patrimonio storico per tutta la comunità pordenonese.

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