da Alessandro Signorato, presidente A Difesa del Territorio
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riceviamo e pubblichiamo:
Ancora una volta i cittadini dell’Est Veronese si trovano a fare i conti con decisioni che minano il loro diritto fondamentale alla salute. La notizia della chiusura del reparto di Gastroenterologia all’Ospedale Fracastoro di San Bonifacio non è solo un dato tecnico: è un duro colpo per centinaia di famiglie che vedono svanire un presidio di cura essenziale, vicino e accessibile.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. I pazienti saranno costretti a spostarsi in altre strutture, affrontando viaggi, attese e ulteriori difficoltà. E come se non bastasse, le già interminabili liste d’attesa peggioreranno, con tempi che non rispettano più le esigenze di chi ha bisogno di cure tempestive. Troppe persone, oggi, si vedono costrette a ricorrere al privato, pagando di tasca propria ciò che dovrebbe essere garantito da un sistema sanitario pubblico efficiente e giusto.
Questa non è solo una questione organizzativa: è un tema di dignità. I cittadini veneti meritano risposte, non silenzi. Meritano certezze, non promesse vaghe. Non si può continuare a spostare il problema più in là, come se la salute delle persone fosse una variabile secondaria.
È arrivato il momento di alzare la voce. È il momento di chiedere con forza chiarezza e responsabilità da parte della politica. Non possiamo più accettare che le fragilità dei cittadini diventino terreno di risparmio o di scelte incomprensibili.
La salute non è un privilegio: è un diritto. E difenderlo significa garantire a tutti cure rapide, vicine ed efficienti. L’Ospedale Fracastoro deve restare un punto di riferimento per tutta la comunità dell’est Veronese e non solo.
Basta disagi. Basta disservizi. Servono risposte concrete, e servono ora.
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