La Partita a Scacchi con personaggi viventi: un’esperienza da vivere

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di Massimo Iaretti

Un’esperienza da vivere o da vedere almeno una volta nella vita. Questo in sinstesi, per chi scrive, è il giudizio sulla Partita a Scacchi con personaggi viventi che si è tenuta a Marostica venerdì e sabato sera (le rappresentazioni di domenica purtroppo sono state annullate senza rinvio per il maltempo).

Aveva avuto grande intuito Gabriele D’Annunzio quando il 2 settembre del 1923, in occasione della prima rappresentazione lanciò un drappo con il messaggio d’augurio agli spettatori tra i quali il maresciallo d’Italia Gaetano Giardino.

Nei decenni l’intuizione di Francesco Pozza, il giovane studente di chimica che ebbe l’idea della rievocazione storica della disfida tra i Vallonara e gli Andatano per la mano della bella Lionora, figlia del castellano Tadeo Parisio è cresciuta ed è famosa in tutto il mondo.

Quest’anno c’erano spettatori provenienti oltre che dall’Europa, anche dalle Americhe (una consistente comitiva dal Brasile), dall’Asia a dimostrazione che la cultura è turismo, il turismo è economia. .

A curare tutti i dettagli l’Associazione Pro Marostica che di edizione in edizione alza sempre più il livello della qualità, dalle coregrafia, alla sceneggiatura, ai costumi, grazie alla dedizione dei tantissimi volontari che impegnano ore ed ore di lavoro non retribuito per arrivare al risultato, oltre che alla graditissima presenza degli sbandieratori dei Rioni di Firenze.

Un plauso va anche a chi ha redatto il programma di sala trilingue (italiano, ingfese e tedesco) arricchito dalle immagini di Mirko Vucetich: è uno strumento utilissimo per seguire quanto accade nella piazza ma anche un qualcosa da conservare nella propria libreria, come il libretto della prima di uno opera alla Scala.

E tutto, ma davvero tutto, compreso quanto è esterno allo spettacolo, quindi l’intera Marostica, ti coinvolge in un’atmosfera che riporta al Rinascimento ed alla Serenissima, compreso il ‘San Marco Lion’ ripetuto tante volte.

Un dettaglio assolutamente non secondario, ed altrettanto assolutamente apprezzabile, da seguire anche in altre rievocazioni storiche è che tutti i dialoghi sono in Lingua Veneta, un modo per dimostrare quanto essa sia, pur con un riferimento al passato, attuale ancora ai giorni nostri.

Infine un ringraziamento sentito al presidente della Pro Marostica Simone Bucco, a Mara Bisinella che ha curato con grande professionalità le relazioni con la stampa e mi ha supportato (e sopportato) per la redazione degli articoli su Giornalelombardoveneto.it

I crediti fotografici sono ‘Courtesy off Associazione Pro Marostica/ Photopiù.

Infine una nota ‘casalinga’ nella creazione del canale Facebook del Giornalelombardoveneto.it a rappresentare il Veneto sarà proprio un’immagine della Partita a Scacchi Viventi

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