Venezia, Alessandro Cardinale al Museo d’Arte Orientale

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Con la mostra Alessandro Cardinale. Nüshu – Writing the Void il Museo d’Arte Orientale di Venezia offre uno sguardo sulla produzione artistica contemporanea tra Italia e Cina.

Con la curatela di Anna Lisa Ghirardi e Marta Boscolo Marchi, direttrice del Museo d’Arte Orientale, la mostra propone dieci opere scultoree, di cui cinque inediti realizzati appositamente per l’occasione espositiva, ispirate ai territori dello Hunan, alle donne della cultura yao e alla loro scrittura ermetica.

Il vuoto che ispira il titolo della mostra e le parole inesistenti sono quelle vergate in nüshu: una scrittura sillabica di utilizzo esclusivamente femminile. Sopravvissuto oggi solo nei versi ricamati e tessuti sulle vesti tradizionali delle donne, anticamente il nüshu nacque come codice di segni: una scrittura coniata dalle donne per le donne, che lavoravano insieme per ore e ore condividendo spazi di lavoro e tempo destinato al riposo. Unico mezzo per esprimersi liberamente il nüshu consentiva loro di instaurare e mantenere amicizie intime, di dare voce alla delusione per le aspirazioni infrante e i diritti calpestati, di condividere la sofferenza di una condizione di semischiavitù nella quale il genere femminile era costretto. 

Oggi il nüshu non si utilizza più. Alessandro Cardinale ne ripercorre, valorizzandola, l’antica valenza storica, anche paragonandola al contesto contemporaneo. Nelle opere di Cardinale il nüshu rappresenta una metafora perfetta dell’ambiguità e della polivalenza dell’immagine, della sua

inconsistenza e della sua forza.

ALESSANDRO CARDINALE (Padova 1977)

Studia scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Da subito lavora nell’ambito della scultura e dell’installazione, sviluppando il tema della luce e della percezione. L’approccio dell’artista ai luoghi e alle culture non è mai esclusivamente virtuale: per la realizzazione del ciclo di opere esposto, Cardinale ha compiuto infatti alcuni viaggi esplorativi in Cina, di cui uno nella provincia di Hunan, attingendo successivamente al materiale fotografico raccolto per la progettazione e la realizzazione delle opere in mostra.
Nel 2012 espone presso il NAMOC National Art Museum of China e vince la V Biennale Internazionale d’Arte di Pechino. Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre collettive e personali promosse da associazioni culturali, fondazioni, gallerie ed enti pubblici in Italia e all’estero. Tra questi: NAMOC National Art Museum of China, Pechino – Cina; Factory 798 Art District, Pechino – Cina; Building Bridges Art Foundation, Los Angeles – USA; Istituto Italiano di Cultura, San Francisco – USA; Novalis Art Design – Istituto Italiano di Cultura, Hong Kong – Cina; Museo d’Arte Orientale, Venezia.

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