DA OTTOBRE 2024 FINO AL 9 GENNAIO 2025 – La tavola raffigurante il San Michele arcangelo approda al MarteS di Calvagese della Riviera (BS), in prestito temporaneo, grazie ai proficui scambi istituzionali tra la Fondazione Luciano Sorlini e il Museo civico di Vicenza – Palazzo Chiericati, attivi sin dall’anno 2022. Per l’occasione: giovedì 7 novembre, alle ore 21.00, il prof. Mauro Lucco tiene l’incontro “Fra’ Girolamo, un riservato pittore bresciano del Rinascimento” mentre giovedì 5 dicembre, ore 21.00 – Marco Merlo, Conservatore del Museo delle Armi “Luigi Marzoli” di Brescia approfondirà i tipi di armature cinquecentesche e loro evoluzione, a partire da quella indossata dal San Michele Arcangelo (ingresso gratuito – prenotazione obbligatoria al sito www.museomartes.com – Alle ore 20.00 per chi lo
desidera: visita guidata facoltativa €12,00).
Dalle stanze del Museo Civico di Palazzo Chiericati di Vicenza a quelle del MarteS Museo d’arte Sorlini di Calvagese della Riviera (Brescia). Fino al 9 gennaio 2025, il San Michele arcangelo realizzato da Fra’ Girolamo da Brescia, appartenente alle collezioni civiche vicentine, sarà esposto al Museo d’arte Sorlini, grazie ai proficui scambi istituzionali tra la Fondazione Luciano Sorlini e i Musei civici di Vicenza – Palazzo Chiericati, attivi sin dall’anno 2022.
L’OPERA e l’AUTORE
L’esposizione dell’opera costituisce un’occasione preziosa per considerare un artista di origini bresciane la cui attività è stata sino a tempi recenti confusa con quella di grandi pittori toscani, come indica l’antica attribuzione del San Michele arcangelo ad Andrea del Castagno. La corretta lettura di Francesco Frangi ha permesso di chiarire la paternità lombarda della tavola, dal 1994 definitivamente restituita al catalogo di Fra’ Girolamo da Brescia.
La produzione del pittore, frate carmelitano, si sposta da Brescia a Firenze ma, nonostante le naturali influenze fiorentine e senesi, rimane caratterizzata da stilemi tipicamente lombardi e piemontesi.
Proprio nelle prime esperienze bresciane di Fra’ Girolamo trova origine la tipologia del volto di questo San Michele arcangelo, debitrice di alcune soluzioni derivate dall’opera di Vicenzo Foppa (Brescia, 1427 – 1430 circa – 1515 circa).
Probabile elemento superstite di un polittico, la tavola proveniente dalla Raccolte civiche vicentine di Palazzo Chiericati, mostra il Santo guerriero che brandendo la spada sta attendendo alla “psicostasi”, ovvero alla pesatura delle anime, per quali mandare all’Inferno o al Paradiso. Secondo lo studioso Marco Merlo l’armatura è riconoscibile in una “massimiliana da cavallo leggero”, della tipologia prodotta tra gli anni Dieci e gli anni Trenta del Cinquecento. Anche la particolare cura della descrizione dei particolari, unitamente alla tipologia del paesaggio, riconducono alle origini lombarde del pittore. Fra’ Girolamo morì a Firenze, nel convento del Carmine, nel 1529.
GIOVEDì 7 Novembre, ORE 21.00 – L’opera sarà oggetto di un approfondimento all’interno dell’incontro Fra’ Girolamo, un riservato pittore bresciano del Rinascimento tenuto del docente e storico dell’arte Mauro Lucco, parte della serie di incontri dedicati alle iniziative nelle quali il MarteS è coinvolti attraverso prestiti, scambi, collaborazioni e partnership.
MAURO LUCCO, noto studioso di pittura veneta e lombarda e è stato professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Bologna. Lucco guiderà il pubblico in un approfondimento sull’artista, la cui attività è stata a lungo confusa con quella di maestri toscani come Andrea del Castagno.
GIOVEDì 5 Dicembre, ORE 21.00 – Marco Merlo, Conservatore del Museo delle Armi “Luigi Marzoli” di Brescia terrà un incontro d’approfondimento sui tipi di armature cinquecentesche e loro evoluzione, a partire da quella del San Michele arcangelo esposto al MarteS.
Introduce gli incontri: Stefano Sorlini, Presidente Fondazione Luciano Sorlini.
L’INGRESSO ALLE CONFERENZE È GRATUITO – prenotazione obbligatoria al sito www.museomartes.com. Visita guidata facoltativa €12,00).
LA COLLEZIONE SORLINI
Composta da 184 opere scelte dall’imprenditore bresciano Luciano Sorlini (1925-2015) in quasi cinquant’anni di appassionata ricerca ed incursioni sul mercato antiquario, la Collezione Sorlini costituisce oggi una delle maggiori raccolte italiane di pittura figurativa veneta e veneziana del XVII e XVIII secolo, resa accessibile al pubblico grazie all’apertura del MareS Museo d’Arte Sorlini nel 2018. La Collezione Sorlini è votata al Settecento veneziano e riflette precisamente gli interessi del “Signor Luciano”. Nei 14 ambienti espositivi di Palazzo Sorlini è possibile rendersi conto delle preferenze accordate dal Collezionista-imprenditore bresciano rispetto ai soggetti di questa non comune “pinacoteca privata” che comprende opere di Tiepolo, Ricci, Guardi, Canaletto, Rosalba Carriera, Pittoni, Diziani,
Molinari, Bellucci, Fontebasso e molti altri.