Cernusco sul Naviglio, interessante convegno su cure palliative e terapia del dolore

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Neio giorni scorsi a Cernusco sul Naviglio, “Lombardia Civica-Alleanza per il Territorio e il Federalismo” e la lista civica “Dimensione Cernusco” hanno organizzato un incontro per sensibilizzare ed informare in merito alla Lg. 38/2010 che dovrebbe garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, sostenendo pazienti affetti da patologie croniche inguaribili ed incurabili, dando sollievo al loro dolore e accompagnandole alla morte naturale.

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Pubblico delle grandi occasioni quello intervenuto presso la sala conferenze della Biblioteca, gremita di persone attente e partecipi.

“Una delle grandi criticità relative alla sua applicazione è l’insufficiente finanziamento: questo comporta scarsa formazione di personale sanitario e disomogenea distribuzione delle strutture sul territorio italiano in cui è possibile

applicare le cure”. Così si è espressa la dott.ssa Giuliana Ruggieri, membro del Comitato nazionale per la Bioetica (CNB), proveniente da Siena per l’occasione. È stato esaminato il documento emesso proprio dal CNB in relazione alle cure palliative contenenti le indicazioni rivolte alla classe politica, fino ad oggi solo marginalmente applicate.

Grande spazio è stato riservato alla sentenza 66/2025 della Corte Costituzionale emessa poche ore prima dell’inizio dell’evento e che ha sottolineato come il suicidio assistito non sia un diritto, ma un’eccezione. La Consulta, in particolare, ha precisato che essa stessa non ha mai voluto inserire nel SSN l’obbligo di procurare la morte a chi ne facesse richiesta e che il principale dovere dello stato è la cura dei più fragili e non la loro soppressione.

La pronuncia della sentenza è la conseguenza anche dell’audizione di quattro malati “inguaribili”, contrari al suicidio assistito. Uno di questi è stato proprio Lorenzo Moscon, 31 anni, altro relatore della serata, che ha sottolineato come la richiesta di morire da parte di chi vive una condizione di sofferenza scaturisca sempre da “dolore fisico e solitudine, che conducono alla disperazione”. Ecco, quindi, l’importanza delle cure palliative per alleviare il dolore e della “compagnia per dare un senso al tempo e dimostrare concretamente il bene autentico nei confronti di chi è sofferente rispettando la sua dignità”, definita dallo stesso Moscon come “preziosità incommensurabile dell’essere umano che è tale per cui egli esiste e indipendente dalla capacità di compiere atti fisici o dalle potenziali facoltà  intellettive.

Giuseppe Olivieri, presidente di Lombardia Civica, ha presentato la serata ribadendo, ancora una volta, come rifare le fondamenta dello stato trattenendo il residuo fiscale sul territorio sia un dovere soprattutto nei confronti di chi vive in condizioni di difficoltà.

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