Grande successo per la conferenza di giovedì scorso nel santuario della Beata Vergine delle Grazie di Curtatone nel contesto della nona edizione del ciclo di incontri “I Tesori del Santuario della Beata Vergine delle Grazie. Fede, arte, cultura e restauri” a cura degli storici dell’arte Paola Artoni e Paolo Bertelli, organizzato in collaborazione con il Rettorato del Santuario, con il patrocinio del Comune di Curtatone, dell’Associazione Postumia e di Progetto Gonzaga.

L’ultimo appuntamento di questa stagione è in programma, sempre a ingresso libero, giovedì 26 giugno alle ore 21. Gigliola Gorio (Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia – sede di Cremona)tratterà di “Guido Frisoni da Como: un “nuovo” scultore per la Madonna della Neve”. Alla studiosa si deve la recente scoperta del nome dell’autore della “Madonna della Neve”, la misteriosa scultura presente nel borgo di Grazie. Nel corso della conversazione illustrerà il percorso che l’ha portata a individuare in Guido Frisoni da Como l’artista che l’ha eseguita nei primi anni del Quattrocento e presenterà le sue ipotesi di correlazione con il santuario di Grazie.
Gigliola Gorio è una ricercatrice specializzata nello studio della scultura del nord Italia di età gotica e tardogotica. Laureatasi presso l’Università Cattolica di Milano, ha proseguito gli studi conseguendo il Diploma di Specializzazione nel medesimo Ateneo e, nel 2022, il dottorato di ricerca presso l’Università di Trento. Vincitrice della borsa post dottorale della Fondazione Fratelli Confalonieri di Milano per l’A.A. 2022-2023, è stata in seguito assegnista di ricerca presso l’Università di Trento nell’ambito del progetto MaSt – Mapping Stone Women. Dal 2025 è Ricercatrice presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia (sede di Cremona), dove insegna Storia dell’arte medievale. Ha all’attivo numerose pubblicazioni in riviste scientifiche di settore ed è autrice della monografia “A un passo dal Duomo. Le sculture dell’Arcivescovado nel contesto della cattedrale milanese”