Gazoldo degli Ippoliti, al MAM dal 4 aprile ‘What do you think’ mostra di respiro internazionale

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Il MAM Museo d’Arte Moderna di Gazoldo degli Ippoliti presenta la mostra internazionale “WHAT
DO YOU THINK? migrazione, identità, diritti umani”. È questa la seconda tappa espositiva
dopo l’esordio nella SALA 1 di Roma. L’inaugurazione della rassegna, organizzata dal MAM e dal
Comune di Gazoldo in collaborazione con l’Associazione Postumia, è prevista per venerdì 4
aprile 2025 alle 18 alla presenza delle curatrici Paola Artoni, direttrice del MAM, e Beate
Sprenger, critica d’arte viennese. La mostra resterà aperta al pubblico, a ingresso libero, sino al
4 maggio.

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La migrazione è una delle questioni fondamentali del nostro tempo. Le catastrofi climatiche e le
guerre aumentano ulteriormente la pressione migratoria e pertanto la questione
dell’integrazione sta diventando uno dei temi più scottanti della nostra società. La mostra
presenta le opere di cinque artisti contemporanei che si confrontano su un tema tanto delicato
quanto attuale.
Ali Assaf è nato nel 1950 a Basrah (Iraq) e dal 1974 vive e lavora a Roma. Nel 2011 ha
partecipato alla 54a Biennale d’Arte di Venezia come commissario e artista del Padiglione Iraq.
In mostra porta l’installazione “L’oscuro oggetto del desiderio” (2001/02), un ciclo di ritratti
fotografici natura durante l’intervista a 48 rifugiati sul tema “Why are you here?”.

Il nucleo tematico delle opere su carta dell’artista austriaco Peter Assmann, già direttore del
Complesso museale Palazzo Ducale di Mantova e ora presidente di SOS Human Rights, sono i
diritti umani, le fragili fondamenta su cui poggiano e la loro necessaria difesa. Nel trittico “Per
me e gli altri” (2024), l’artista opera con moduli e nuove combinazioni.

Le esperienze di rifugiata sono al centro delle opere su carta di Kateryna Lysowenko (Ucraina,
1989, attualmente vive e lavora in Austria). Le opere “Il rifugiato sta cercando di trovare un
essere umano all’interno”, “I vestiti del rifugiato” e “Esacerbazione” riflettono la sua vita di
rifugiata di guerra alla ricerca di un nuovo inizio.

Lisl Ponger (nata a Norimberga ma viennese a tutti gli effetti) esplora la natura costruita
dell’identità culturale e le nostre idee e immagini spesso stereotipate di quello che si definisce
“altro”. Le opere fotografiche esposte nella mostra “Dyptichon: Gli ingannatori rifaranno il
mondo” (2023) mostrano i confini e le linee di demarcazione tra il familiare e lo straniero.

Michael Vonbank (artista austriaco nato nel 1964 e scomparso nel 2015), nel 2007 ha realizzato
una serie di video chiedendo agli abitanti reali e fittizi del Paese ospitante il loro atteggiamento
nei confronti dei migranti e nel 2009 ha presentato la serie di poster “Noi romani a Roma” (2009),
dove lui stesso ha prestato il proprio volto ai migranti, incarnando così tutti i romani con un
passato da migranti, nel gioco delle apparenze e dell’assurdo.

La mostra è aperta dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 13 e dal venerdì alla domenica
anche dalle 15 alle 18. Per info: tel. 0376.657141, interno 5 e poi digitare 2 (numero attivo dal
lunedì al venerdì dalle 9 alle 13).

Biografie degli artisti
Ali Assaf è nato nel 1950 a Basrah, in Iraq. Vive e lavora a Roma dal 1974. Dopo essersi
diplomato all’Istituto di Belle Arti di Baghdad (Iraq) nel 1973, si è trasferito a Roma e ha
proseguito gli studi all’Accademia di Belle Arti, diplomandosi nel 1977. Dagli anni Settanta a oggi
ha organizzato numerose mostre personali e collettive in Italia e nel mondo su invito di curatori
nazionali e internazionali. Nel 2011 ha partecipato alla 54a Biennale d’Arte di Venezia come
commissario e artista partecipante del Padiglione Iraq. Assaf collabora con la Sala 1 di Roma da
oltre 3 decenni.

Peter Assmann (Austria, 1963) è stato direttore dei musei dell’Alta Austria e del Tirolo e direttore
del Palazzo Ducale di Mantova. Artista visivo, scrittore, storico dell’arte e curatore, nonché
presidente dell’associazione SOS Human Rights. Tra le mostre internazionali organizzate nel
2024: si ricordano le personali nel Refettorio del Museo polironiano di San Benedetto Po e nella
Galleria immaginaria di Firenze. Tra le collettive “L’utopia della Repubblica dell’Ossola” al MAM
di Gazoldo degli Ippoliti e la 17a Biennale di Trieste. www.peter-assmann.com

Kateryna Lysowenko (Ucraina, 1989) si occupa nella sua arte del rapporto tra ideologia e
pittura e dell’immagine della vittima nella politica e nell’arte. I suoi mezzi sono la pittura (pittura
monumentale), il disegno e il testo. Vive in Austria dallo scoppio della guerra.
Formazione: Accademia di Belle Arti e Architettura (Dipartimento di Pittura Monumentale) a
Kiev, Ucraina; ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Vienna con Marina Grzinic.
Mostre selezionate: “Transcending boundaries”, Galleria Voloshyn, Kiev; “Teritories of Terror” nel
giardino del Museo dei regimi totalitari, Lviv, 2021; “Garden of Sorrow” nella Galeria BWA,
Zielona Góra, 2022; “Cemetery Garden” nella Galeria Arsenał, Białystok, 2022; “Kaleidoscope of
Stories, Ukrainian Art 1913-2023”, Albertinum, Staatliche Kunstsammlungen, Dresda, 2023.
“Mutterland”, Stadtmuseum di Berlino, 2023; mostra della collezione della Fondazione Museum
Ludwig, Colonia, 2023/24; ‘Dare to dream’, mostra collettiva nel programma parallelo della
Biennale di Venezia, 2024; ‘Materia der Kunst’, Biennale di Praga, 2024; ‘Meer und Nebel’,
Kunsthalle Baden-Baden, 2024; www.instagram.com/lysovenko_kateryna/

Lisl Ponger (nata a Norimberga ma viennese a tutti gli effetti) I suoi principali mezzi artistici sono

la fotografia, il cinema e l’installazione. I temi della decostruzione del post- e del neo-
colonialismo, l’appropriazione di artefatti provenienti da culture straniere da parte di artisti

dell’inizio del modernismo e la riflessione di contesti politici con mezzi artistici sono campi di
contenuto originali del suo lavoro.
È curatrice del MuKul, un museo (fittizio) di culture straniere e nazionali, che collabora con varie
istituzioni e organizza mostre. Lisl Ponger ha partecipato a numerose mostre in Austria e
all’estero, come documenta 11 e 12. Nel 2024 è stata organizzata una retrospettiva dei suoi film
e una mostra alla Diagonale di Graz. Una selezione di mostre personali: Secessione di Vienna,
Museum der Moderne di Salisburgo, Kunsthaus Dresden, Kunstraum Lakeside di Klagenfurt,
oltre alla partecipazione a mostre presso il Kurpfälzisches Museum Heidelberg, il Dommuseum
di Vienna e la Galerie 5020 di Salisburgo. www.lislponger.com

Michael Vonbank (Austria, 1964-2015) è stato pittore, disegnatore, scultore e scrittore.
Nell’arco di tre decenni ha creato un’opera vasta, originale e diversificata che comprende i
media della pittura, del disegno, della scultura, dell’installazione, della fotografia, del video,
dell’audio, del teatro, della poesia e della prosa. Le sue opere sono state premiate con
riconoscimenti e sono rappresentate in collezioni private e pubbliche.
Formazione: 1986-1991 autodidatta, 1991-1995 studia pittura con Christian Ludwig Attersee
all’Università di Arti Applicate di Vienna, 1995 diploma con lode, 1996 studia scultura
all’Accademia di Belle Arti con Bruno Gironcoli.
Mostre e premi: Le sue opere sono esposte nel 2025 alla galleria d’arte SALA 1 di Roma (Italia) e
al Museo d’Arte Moderna (MAM) di Gazoldo degli Ippoliti (Italia). Ha esposto al Museum
Angerlehner di Wels (2022), al Museum der Stadt Innsbruck (2013), al Museum für angewandte
Kunst di Vienna (2008), all’Heeresgeschichtliches Museum di Vienna (1993) e al Museum
Ferdinandeum di Innsbruck (1991). Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio austriaco per il
design grafico, il Premio Creditanstalt, il Premio della Provincia del Tirolo e il Premio Siemens
Artwork Network.

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