Il Labanof dell’Università di Milano tiene campus in Piemonte. Parla il direttore Cristina Cattaneo

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di Massimo Iaretti

‘Ciao Massimo’, ‘Ciao Cristina’. E’ passato qualche anno è oggi Cristina Cattaneo è una scienziata di caratura internazionale ma ha ancora la stessa dolcezza e la stessa affabilità di quando ragazza frequentava il Ginnasio e la prima liceo Classico al ‘Balbo’ di Casale Monferrato e giocava a calcio con buoni risultati. Da lunedì e sino a sabato è a Pontestura il ‘suo’ paese avito, in provincia di Alessandria, per il campus estivo del Labanof, acronimo di Laboratorio di antropologia e odontoiatria forense dell’Università di Milano che dirige, oltre ad essere nell’ateneo meneghino titolare della cattedra di Medicina legale.

Un campus dove Cristina Cattaneo e il suo staff lavorano insieme a partecipanti provenienti anche da molto lontano

Quanti sono i presenti quest’anno ?

Sono trentacinque e provenvono da tutta Italia, ma anche dalla Gran Bretagna e dall’Australia. Ci sono alcuni dei nostri studenti ma anche naturalisti, biologi, medici legali, archeologi. E’ veramente un’esperienza di campus dove si lavora e convive per tutta la settimana a stretto contatto.

Nel 2024 che edizione è stata raggiunta ?

Essendo stata la prima nel 2012 sono tredici complessive di cui due on line durante il periodo 2020 – 2021 quando c’era la pandemia. L’abbiamo fatto a distanza ma non ci siamo fermati

Che tipo di lavoro stanno compiendo i partecipanti ?

Ci sono 3 tipi di reperti scheletrici sui quali si lavora: quelli più recenti di circa un secolo, quelli di oltre 1000 anni e quelli che derivano da situazioni particolari, come cremazioni o commisti. In gruppo si lavora per pulire e arrivare al loro profilo biologico.


I lavori cui accennavi poc’anzi verranno esposti ?

Si sabato mattina al Teatro Verdi di Pontestura ci sarà la restituzione dei lavori. Avendo a disposizione circa un quarto d’ora i gruppi, uno per uno, esporranno quanto rilevato e raggiunto.

La domanda potrà apparire banale, perché a Pontestura ?

Io sono di Pontestura. Quando nel 20212 si è presentata la possibilità di farlo, è stata concretizzata. E si è manutenuta negli anni grazie anche al prezioso supporto del Comune di Pontestura.

E’ anche un modo per fare conoscere il paese e le sue peculiarità ?

Si nel programma c’è una visita al paese e alle sue ricchezze artistiche ed architettoniche. E credo che qualcuno si fermi nel fine settimana per conoscere di più questo angolo di Monferrato.

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