Iseo, le derive cromatiche e gli approdi materici di Sonia Costantini e Rita Siragusa

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Dal dialogo tra due generazioni, visioni complementari e con la precisa volontà di mettere in connessione lo spazio museale col territorio che lo circonda, nasce la mostra DERIVE CROMATICHE E APPRODI MATERICI che accosta le opere di Sonia Costantini (Mantova, 1953), raffinata esponente della pittura analitica e aniconica nel Novecento, e Rita Siragusa (Brescia, 1973) scultrice che non teme, bensì ricerca, il confronto con la dimensione monumentale.

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Con la curatela di Ilaria Bignotti e Camilla Remondina, il percorso trae avvio dalle tele monocrome di Costantini esposte nelle sale della Fondazione l’Arsenale, per poi alzare lo sguardo e allargare l’orizzonte – letteralmente – alle imponenti sculture di Siragusa, collocate nel centro storico di Iseo (Brescia) – lungo vie, piazze e passeggiate in prossimità di edifici simbolo della storia artistico-architettonica del luogo, come il Castello Oldofredi e la Chiesa della Madonna della Neve – e nella sua frazione Clusane.

PERDERSI NEL COLORE
Rosa magenta, ametista, opale di fuoco, indaco azzurro, nero minerale. E ancora: giallo orpimento, grossularia verde, zaffiro, lilla trasparente. Per Costantini – che nel corso della sua magistrale e coerente carriera ha eletto l’astrazione a laboratorio dello sguardo – le derive cromatiche che titolano la mostra sono gli attimi fugaci nei quali colore e luce, punti focali della sua indagine, si addensano sull’opera.
Così, come pozzi profondissimi a fondo del quale lasciar cadere a piombo lo sguardo, le sue campiture monocrome sfilano ordinate, a tratti ieratiche. Il rigore non tragga in inganno: racchiuso in perimetri quadrati e rettangolari, il colore pulsa, esercita magnetismo, diviene sabbia mobile per la sguardo che vi affonda. Ed è qui, mentre l’occhio alla deriva cerca un appiglio cui aggrapparsi, che il riferimento alla materia trova spazio in crescendo. Grazie ai riferimenti al mondo degli elementi che titolano le tele di Costantini – lapislazzuli, sugilite, cadmio, acqua – ma anche alla presenza di opere di piccole dimensioni di Siragusa, che anticipano il proseguimento en plein air del percorso.

APPRODARE ALLA MATERIA
Figure totemiche di metallo, imponenti amuleti la cui dimensione induce a ricalibrare il punto di vista da cui guardiamo il mondo: incorniciate dal panorama del Lago di Iseo o dalle architetture del centro storico, le sculture di Rita Siragusa approdano sul lungolago di Iseo, nella frazione Clusane, sotto ai portici del centro storico, nel giardino del Castello Oldofredi.
Le quindici installazioni monumentali – di cui una decina realizzate ad hoc per l’occasione – innestano un dialogo col territorio, inteso sia a livello di ambiente e paesaggio, e quindi orizzonte, che di retaggio storico. In continuità con quest’ultimo, e con insito un messaggio di sostenibilità, l’artista le ha infatti realizzate recuperando salvagenti, remi, siluri e reti del luogo, uniformandone le superfici con colate di colori metallici per creare agglomerati di materia che ammiccano alla fusione e all’interdipendenza tra persone e ambiente. Emblema di questo filone di ricerca sono le boe:
simbolo per antonomasia di salvezza, di qualcosa cui aggrapparsi, rappresentano il crocevia tra la solidità della terra cui sono ancorate, la fluidità dell’acqua che le circonda e l’evanescenza del cielo in direzione del quale sono proiettate, come il nostro sguardo.

SONIA COSTANTINI (MANTOVA, 1953)
Sin dagli esordi la sua ricerca artistica è indirizzata alla pratica della pittura, individuando il colore come valore assoluto. Nel 1986 è invitata al “37° Salon de La Jeune Peinture” al Grand Palais di Parigi. È del 1995 la sua prima esposizione alla storica Galleria Il Milione di Milano, con la quale avvia un’intensa e duratura collaborazione. Negli anni seguono numerose mostre personali e collettive in spazi pubblici, tra cui: Casa del Mantegna, Palazzo Te e Palazzo Ducale di Mantova, Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara, Chiostro del Bramante di Roma, Palazzo Ducale di Genova, Palazzo Sarcinelli di Conegliano, Palazzo Pretorio di Cittadella, Palazzo Ducale di Gubbio, Università Bocconi di Milano, Cà dei Carraresi di Treviso, Rocca di Umbertide, Palazzo Metelino di Genova, Università Cà Foscari di Venezia, Rocca di Senigallia, Villa Foscarini di Piazzola sul Brenta.
La sua attività si sviluppa anche in ambito internazionale: Banca Centrale Europea di Francoforte, Museo della Grafica di Lubiana, Museo Etnografico di San Pietroburgo, Kölniches Stadmuseum di Colonia, Castelli di Plön e Plüschow nel Nord della Germania, Istituto Italiano di Cultura di Monaco, Sankt-Anna Kapelle e Diözesanmuseum di Passau. Fra le ultime presenze, si segnala l’importante partecipazione alla collettiva Astratte, allestita a Villa Olmo di Como nel 2022, mostra a carattere storico-scientifico dedicata alle presenze femminili italiane nella pittura di segno aniconico del Novecento, nonché nel 2023 le mostre personali al Museo Diocesano di Brescia e all’Antico Ospedale dei Battuti di San Vito al Tagliamento. Per Meccaniche della Meraviglia nel 2022 ha allestito una mostra personale alla Fondazione Vittorio Leonesio di Puegnago del Garda. È di recente pubblicazione il libro dedicato al suo lavoro “La piuma e la lama” (Corraini Edizioni).

RITA SIRAGUSA (BRESCIA, 1973)
Nel 1995 è invitata al World Peace Arts Festival di Hiroshima. Dai primi anni Novanta prende parte a esposizioni personali, collettive, premi, acquisizioni presso Musei, spazi pubblici e gallerie private quali: Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago, Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Lissone, Castello di Sartirana, Palazzo Minucci Solaini di Volterra, Palazzo Bonoris di Brescia, Castello di Orzinuovi, Museo d’Arte Contemporanea di Vizzini, Castello di Brescia, Civico Museo Parisi-Valle di Maccagno, Castello Sforzesco di Vigevano, Istituto Italiano di Cultura di Vienna, Monaco di Baviera, Linz, Varsavia, WPA Hiroshima, Absolut Vodka, Accademia di Brera, Galleria Civica Bedoli, Villa Pisani Vicenza di Lonigo, Palazzo dei Signori, Palazzo Forti di Verona, XIV Esposizione Quadriennale d’Arte di Roma, Fondazione A. Pomodoro, Castello di Belgioioso di Pavia, Palazzo Oliva Sassoferrato, Parco Ranghiasci di Gubbio, Parco Viadana, Parco Torri Gemelle di Brescia, Ex Ticosa di Como, Museo de Arte Contemporanea di Girona, MAM Museo d’Arte Moderna, G. Ippoliti, Parco delle Madonie, Rotatoria S. Martino della Battaglia, Villa Mazzotti di Chiari, Galleria Civica Palazzo Todeschini di Desenzano del Garda, Biennale di Scultura Piazzola sul Brenta, MO.CA di Brescia, Fondazione Maramotti, Fondazione Paolo Minoli, Fondazione Orestia di di Gibellina. La sua produzione più recente comprende, oltre alle sculture monumentali, opere grafiche, gioielli e oggetti di design. Insegna all’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia, curando mostre e performance, installazioni site-specific e interventi scultorei in spazi pubblici e istituzionali. Nel 2022 è tra gli artisti che espongono nel contesto di Meccaniche della Meraviglia al Parco del Castello di Moniga, a cura di Elena Scuri. Nel 2023 ha realizzato la mostra personale La Ricerca Nascosta al Museo Diocesano di Brescia. Ha collaborato per cinque anni con il laboratorio artistico nel reparto di Neuropsichiatria infantile degli Spedali Civili di Brescia.

Sonia Costantini e Rita Siragusa DERIVE CROMATICHE E APPRODI MATERICI
Dall’15 giugno al 28 settembre 2025


CURATELA Ilaria Bignotti e Camilla Remondina
VISITE GUIDATE E WALK-IN ALLA MOSTRA E ALLE OPERE (previa prenotazione al 393.8628467):
Sabato 28 giugno, ore 18.00 visita guidata con Sonia Costantini – Fondazione l’Arsenale
Sabato 5 luglio, ore 18.00 visita guidata con Rita Siragusa – Fondazione l’Arsenale e centro storico

INGRESSO GRATUITO – FONDAZIONE L’ARSENALE
GIOVEDÌ, VENERDÌ 16:00/19:00
SABATO, DOMENICA 10:30/12:30 16:00/19:00

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