Mantova, Sbrisolona Festival sino a domenica con le interviste di Edoardo Raspelli

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Sbrisolona&Co è in programma fino a domenica  20 , tra le vie del centro storico di Mantova. Un appuntamento gratuito imperdibile: per tre giorni la città èimmersa dai profumi dei numerosi dessert caratteristici virgiliani tra cui la Sbrisolona, il prodotto più celebre della pasticceria regionale italiana. Sbrisolona&Co permette di esplorare la storia della pasticceria mantovana attraverso attività, spettacoli e laboratori, oltre a offrire degustazioni dei dolci tipici del territorio e non solo.

Cuore della kermesse sono 40 produttori dolciari, dai dolci mantovani, ai lombardi, alle produzioni famose in tutta Italia ma anche un focus sul cioccolato artigianale. Anche quest’anno non manca un ricco palinsesto di eventi, degustazioni e showcooking. Tra tutti un grande evento con Edoardo Raspelli, accompagnato da Antonio Santini del Pescatore di Canneto sull’Oglio, insieme ad altri grandi chef hanno fatto la storia della cucina mantovana e nazionale come  l’Aquila Nigra, Il Bersagliere di Goito, Il Cigno e l’Ambasciata di Quistello in un appuntamento di cui si parlerà di aneddoti curiosità e segreti della cucina mantovana.
Ma anche il Premio Virgilio di Zucchero che andrà a Gianni Margini, titolare della Pasticceria Atena o il Premio Gemma dei Gonzaga al musicista mantovano Gianni Dall’Aglio, batterista e percussionista di grandi artisti italiani come Adriano Celentano, Lucio Battisti, Mina e Patty Pravo.
Non manano gli appuntamenti POP tutti da ammirare e degustare come la maxi sbrisolona realizzata da Bottoli di 16 mq su cui il maestro cioccolatiere Mirko della Vecchia realizzerà lo stemma della città dei Gonzaga  senza dimenticare la tradizione con la rievocazione storica del matrimonio tra Isabella d’Este e Francesco II Gonzaga. Un programma ricco, variegato e corposo per una manifestazione che anche quest’anno conta di essere  una delle più golose in Italia.
L’evento è promosso da Confcommercio Mantova, realizzato con il contributo di Regione Lombardia, con il patrocinio del Comune di Mantova e della Camera di Commercio di Mantova, e organizzato da SGP Grandi Eventi. Vanta come partner tecnico l’Istituto Bonomi Mazzolari di Mantova.

Sabato 19  ottobre a Sbrisolona&Co, si potranno conoscere  chef che hanno fatto la storia
I GRANDI DELLA RISTORAZIONE MANTOVANA
PRESENTATI DA EDOARDO RASPELLI
In scena al mattino il Gelso Nero (di Castellucchio), nel pomeriggio Il Pescatore Santini (Canneto sull’Oglio) con L’ Ambasciata (Quistello) ed il Cigno (di Mantova) e gli ex Il Bersagliere (Goito) ed Aquila Nigra Mantova)
In occasione della terza edizione di Sbrisolona&Co, Edoardo Raspelli, giornalista e critico gastronomico  intervisterà alcuni chef del mantovano che hanno fatto la storia della ristorazione italiana. Accanto a lui ,come sempre, la fotomodella ed influencer Francesca Buonaccorso, titolare dell’agenzia R.B. RoccaBuona Eventi di P.R.E.G.I.

Sabato 19 ottobre, al mattino, ci sarà Faruk Neziri, chef e patron del Gelso Nero di Castellucchio (Mantova), nella sede di quello che era il celebre Tre Re e che oggi è elegante pizzeria e raffinato ristorante gastronomico con, in più, alcune belle camere.

Nel pomeriggio ecco Antonio Santini che, insieme alla moglie Nadia, ha dato vita a uno dei ristoranti più famosi d’Italia nel mondo intero, Dal Pescatore Santini (di Canneto sull’Oglio), situato tra Cremona e Mantova. Un ristorante a conduzione famigliare dal 1925, dove tutti i membri della famiglia hanno il proprio ruolo, Nadia e Giovanni, il figlio più grande, si dedicano alla creazione di ricette sfiziose e tramandate da generazioni, mentre, Antonio e Alberto, il secondogenito, con la moglie Valentina, hanno il compito di far assaggiare vini pregiati provenienti dall’Italia e dalla Francia. Dal Pescatore mantiene strette le tre stelle Michelin, i tre Cappelli dell’Espresso e le tre Forchette Gambero Rosso, grazie alla sua capacità nel corso del tempo di generare un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione, focalizzato sulla qualità dei prodotti e sul rispetto dell’ ospitalità con i clienti e con lo staff.

Un ristoratore altrettanto eccellente è Silvana Ferrari, per anni alla guida de Il Bersagliere di Goito, uno dei migliori ristoranti mantovani. Vantava una cucina classica e innovativa, con piatti della tradizione mantovana e una cantina importante con le migliori etichette del mondo. La location era stupenda, con ampie vetrate che davano sul Mincio e una vista mozzafiato sul ponte. Purtroppo ha dovuto chiudere a causa della scomparsa del marito Roberto.

Un altro locale storico mantovano che ha dovuto dire addio è quello di Vera e Giorgio Bini, l’Aquila Nigra, che sorgeva in un antico palazzo trecentesco ad un passo dalla centrale Piazza Sordello. Il ristorante nacque nel 1984, e solo dopo tre anni l’apertura ha guadagnato una stella Michelin, che ha conservato fino alla fine. Vera, in cucina, portava la tradizione della cucina mantovana e ancora oggi ricorda i piatti più richiesti dai clienti come imprenditori, professionisti, politici ed esponenti della borghesia mantovana che da decenni frequentavano l’Aquila Nigra.

Un ristorante che non è passato di certo inosservato è quello dei fratelli Carlo e Romano Tamani, l’Ambasciata di Quistello, aperto quarantadue anni fa e fu il primo ristorante ad ostentare la cucina a vista. Collocato vicino alle sponde del fiume Secchia, il ristorante, che ha ricevuto  2 stelle Michelin ,era conosciuto per il suo elegante stile stravagante caratterizzato da tappeti, candelabri  d’argento e specchi suntuosi che ricordano gli anni rinascimentali. L’eccesso era la parola d’ordine, e tutto questo sfarzo lo si poteva trovare anche in cucina con i grandi piatti tradizionali locali del tempo dei Gonzaga. Oggi, c’è  un’altra buona gestione.

Il Cigno, ristorante iconico della cucina mantovana e punto di riferimento per gli amanti delle tradizioni, è stato aperto nel 1969 da Tano Martini e dalla moglie Alessandra Pecorari. Il locale in piazza d’Arco, ha ospitato moltissimi personaggi illustri, dai presidenti della Repubblica, all’imperatore del Giappone, ad artisti, industriali e letterati. A causa di diverse problematiche, però, la sua gestione sarà affidata ad un’altra famiglia.

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