Lunedì 6 gennaio a mezzogiorno, a Milano, all’hôtel Principe di Savoia (piazza della Repubblica 17), torna la Befana del Clochard: grazie al direttore dell’hôtel, Ezio Indiani, ed alla madrina dei City Angels , Daniela Javarone, 200 senzatetto pranzeranno nell’albergo più lussuoso di Milano, serviti da volti noti dello spettacolo, della cultura e delle Istituzioni.
Saranno infatti presenti, in veste di camerieri, con la pettorina dei City Angels, i testimonial e amici dei City Angels provenienti dal mondo dello spettacolo Maura Anastasia, Silvia Annichiarico, Marcello Balestra, Marco Bellavia, Dario Baldan Bembo, Beppe Carletti, Flavio Caroli, Gigi Cifarelli, Roberto De Marchi, Walter Di Gemma, Marco e Marta Ferradini, Alberto Fortis, Andrea Govoni, Jalisse, Mario Lavezzi, Laura Locatelli, Leonardo Manera, Franco Mussida, Folco Orselli, Omar Pedrini, Cochi Ponzoni, Memo Remigi, Naike Rivelli, Ivana Spagna, Suore Bologna e Tao.
Serviranno a tavola in pettorina anche, il chirurgo estetico Dvora Ancona, il sindaco di Corbetta Marco Ballarini, il critico d’arte Flavio Caroli, lo spin doctor Luigi Crespi, il regista ed attore Massimiliano Finazzi Flory, il metereologo Mario Giuliacci, il giudice di “Mani Pulite” Maurizio Grigo, il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Milo Hasbani, lo chef Filippo La Mantia, la grafologa Candida Livatino, la presidente del Centro Studi Grande Milano Daniela Mainini, lo stilista Alviero Martini, il presidente della comunità ebraica milanese Walker Meghnagi, la procuratrice generale di Milano Francesca Nanni, l’attrice Marina Perzy, il critico gastronomico e conduttore televisivo Edoardo Raspelli, la scrittrice Melania Rizzoli, l’economista Giulio Sapelli e la governatrice del Lions Club Rossella Vitali.
Per quanto riguarda il mondo istituzionale, rappresentato in modo bipartisan, faranno da camerieri i parlamentari Riccardo De Corato, Paolo Grimoldi, Maria Stella Gelmini, Andrea Mascaretti, Lia Quartapelli e Giusy Versace; l’europarlamentare Gaetano Pedullà; i consiglieri regionali Pierfrancesco Majorino, Chiara Valcepina e Dario Violi; l’assessore comunale ai servizi sociali Lamberto Bertolè e quello alla Sicurezza, Marco Granelli; e i consiglieri comunali Luca Bernardo, Alessandro De Chirico, Diana De Marchi, Enrico Marcora, Carlo Monguzzi, Daniele Nahum, Roberta Osculati, Gian Maria Radice.
Serviranno a tavola anche gli Ambasciatori dei City Angels Matteo Arpe, Laura Bajardelli, Sergio Cazzaniga, Bruno Dapei, Carmelo Ferraro, Umberto Gonnella e Donatella Lavizzari.
Suonerà la band dance degli Alta Moda, che come tutti gli anni farà ballare i 200 senzatetto presenti.
L’hôtel Principe di Savoia farà venire appositamente da Montecarlo lo chef personale del Principe Alberto di Monaco, Christian Garcia, per preparare il pranzo per i clochard. Cucineranno con lui altri due grandi chef : Fabrizio Cadei, executive chef dell’hôtel, e Stefano Benedetti, lo chef dei banchetti.
IL MENU
Questo il menu: penne alla Pavarotti con zucchine e ricotta salata, medaglione di pollo e verdure dell’orto del Principato di Monaco con vellutata di Parmigiano e zucca, panettone Principe di Savoia con salsa vanigliata, caffè e frivolezze. Per i clochard che non vorranno il pollo ci sarà l’alternativa di un piatto vegetariano.
LA STORIA DEI CITY ANGELS
I City Angels sono stati fondati a Milano nel 1994 da Mario Furlan, eletto “miglior life coach italiano” dall’Associazione Italiana Coach. Sono presenti in venti città italiane e in due svizzere, per un totale di oltre 600 volontari, di cui più della metà donne. Dopo la notte di Natale anche in quella di San Silvestro sono stati presenti sulle strade della città tutta la notte, per portare non solo i consueti beni di prima necessità ma anche panettoni e regali ai clochard. E nel loro centro d’accoglienza per senzatetto di via Gino Pollini, nel quartiere milanese di Niguarda, gli Angeli hanno organizzato , sia il cenone di Natale sia il veglione di Capodanno.
“Anche gli ultimi hanno bisogno di un po’ di spensieratezza e di sorridere durante le feste, e soprattutto hanno bisogno di non sentirsi soli quando il resto del mondo festeggia” dice Furlan.