di Lucas Casati *
La recente proposta nel mettere a pedaggio la Superstrada Milano-Meda è un ulteriore
vessazione nei confronti dei lavoratori, cittadini brianzoli, lombardi e di tutto il Nord.
I cittadini, non sono mai stati presi in considerazione e le scelte ed i costi non possono
sempre ricadere sulla collettività, pagando il pedaggio di una strada già esistente e già
completamente pagata in passato.
Non solo, vi sarebbero enormi disagi e pesanti conseguenze di viabilità sul territorio,
aumentando ed intasando il traffico nei centri abitati.
Il solito silenzio assenso da parte della classe politica di destra e di sinistra, con flebili
accenni di dichiarazione di protesta e non una particolare e seria mobilitazione, non avendo
mai affrontato concretamente la questione, con ulteriori disagi e costi per la cittadinanza.
La cifra ipotizzata, varierebbe dai 4 ai 6 euro al giorno tra andata e ritorno, con una spesa
mensile tra gli 80 e 120 euro.
Un salasso per aziende, famiglie e pendolari, inaccettabile.
La mia proposta personale, è ridurre il famoso residuo fiscale della Lombardia pari a 56,8
miliardi di euro (anno 2024) versato ogni anno nelle casse dello stato centrale, trattenendo
le nostre risorse sul territorio, per compiere opere utili e necessarie, senza gravare sulla
comunità.
Il nostro Segretario Federale Roberto Castelli, trascorse due anni come Presidente di
Pedemontana e denunciò le problematiche per la creazione di questa arteria autostradale,
avvisando gli azionisti ed i membri del CDA ed il Direttore Generale, senza nessuna reale
risposta risolutiva.
Due sono i punti nevralgici in questa problematica:
– Il piano economico finanziario cioè, il progetto di incorporazione della Milano – Meda
in Pedemontana, pedaggiato.
Senza il pagamento della tratta autostradale, il piano economico finanziario non può avere
basi solide e quindi non può reggere.
La Regione Lombardia, maggior azionista della società, dovrà prevedere delle alternative
per i residenti, come particolari tariffe od agevolazioni.
– Seconda problematica, un tratto di strada della SS35, passa da Lentate sul Seveso
(MB) nel purtroppo famoso “Bosco delle Quercie”, quel terreno contaminato dalla
diossina, con un piano di bonifica molto costoso di oltre 20 milioni di euro e con
quali effetti sull’ambiente e sulla popolazione?
Il Partito Popolare del Nord, è fermamente contrario, denunciando e non riconoscendo
questa proposta
- Segretario provinciale di Lecco e Monza Brianza del Partito Popolare del Nord