Monza Brianza, scoperti 20 lavoratori in nero

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Prosegue il piano di controlli mirati delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza Brianza che, nel quadro del dispositivo volto al controllo economico del territorio, hanno ulteriormente intensificato le attività di polizia economico-finanziaria da tempo avviate ai fini del contrasto del sommerso da lavoro, individuando 20 lavoratori impiegati “in nero”.

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Il rafforzamento della presenza ispettiva – originata dalla valorizzazione trasversale dell’attività di intelligence in sinergia con le segnalazioni al servizio di pubblica utilità “117” e l’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo – si è concentrato sulla posizione di alcuni datori di lavoro – preliminarmente individuati sulla base di specifici alert di rischio sintomatici di possibili illiceità nell’impiego di manodopera – e ha avuto altresì riguardo al dispositivo straordinario di controlli a contrasto della malamovida varato dalla Prefettura di Monza e della Brianza in vista della stagione estiva, con un’azione capillare delle pattuglie dispiegate su tutto il territorio provinciale, in ciò privilegiando i luoghi di attrazione serali e notturni e i weekend, che tradizionalmente fanno registrare numeri più alti in termini di avventori dei centri cittadini.

Ammontano ad oltre 66.000 euro le sanzioni constatate in esito agli interventi ispettivi svolti dai Finanzieri del Gruppo di Monza e delle Compagnie di Seregno e Seveso che hanno sorpreso 20 lavoratori (di cui 16 di nazionalità italiana, due egiziani, un senegalese ed un cittadino del Pakistan) intenti a prestare la propria opera presso diversi esercizi commerciali brianzoli (tre ristoranti rispettivamente a Brugherio, Vimercate e Villasanta, un bar gelateria ed un ristorante ad Arcore, tre pizzerie d’asporto di Desio, Triuggio e Lentate sul Seveso) in assenza di una regolare assunzione.

All’esito dei successivi accertamenti, esperiti al fine di riscontrare la correttezza degli adempimenti civilistici, previdenziali e assistenziali incombenti in capo al “datore di lavoro”, sono otto gli esercizi commerciali per i quali è stata richiesta al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro il provvedimento di sospensione dell’attività, con altrettanti imprenditori verbalizzati per mancata comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, di cui uno altresì sanzionato per aver provveduto al pagamento delle retribuzioni con strumenti finanziari non tracciabili e per mancata effettuazione di ritenute fiscali ed uno per mancato pagamento del canone speciale RAI.

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