“Abbiamo aderito al Patto per il Nord in quanto è un’associazione nella quale trovino un punto di incontro le forze del Nord. Ma occorre fare chiarezza il Partito Popolare del Nord è un partito che rimarrà tale e se qualcuno intende fare del Patto del Nord qualcosa d’altro noi non scioglieremo il PPN”. Roberto Castelli, segretario federale del Partito Popolare del Nord, sabato mattina al caffè Broletto di Varese, ha chiarito senza ombra di dubbio il rapporto tra PPN e Patto per il Nord, il primo un Partito, che si sta progressivamente strutturando anche con partecipazione a competizioni elettorali (come le recenti elezioni regionali della Liguria) con un obiettivo non a breve termine, il secondo un’associazione, un tavolo di confronto.
L’occasione è stata la presentazione del responsabile provinciale di Varese, Giorgio Zaupa, che è anche consigliere comunale a Venegono, alla presenza di un buon numero di dirigenti e militari, a partire dal vice segretario e consigliere comunale a Pontida Francesca Losi, del segretario PPN Lombardia, Giulio Arrighini, dal responsabile organizzativo Lucas Casati e dello storico autonomista piemontese Roberto Gremmo.
Nei vari interventi Losi ha evidenziato come il PPN sia un parito federalista, nordista e autonomista che guarda al futuro e intenda creare una classe dirigente preparata e seria, Arrighini ha sottolineato come Varese sia stata una città dove l’autonomia ha preso il via per contagiare poi le province lombarde e tutto il Nord, mentre il neo responsabile Zaupa si è detto convinto che le cose si possano cambiare soltanto con uno strumento come il partito.
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