I Finanzieri del Comando Provinciale di Varese, nell’ambito del dispositivo di controllo economico del territorio,anche virtuale, eseguendo mirati e specifici accertamenti hanno individuato numerosissime partite IVA,riportanti denominazioni di origine sinica, operanti nel settore dell’e-commerce e rappresentate dal medesimo soggetto di origine cinese.
Dall’analisi, sono emersi, sin da subito, numerosi indici di rischio derivanti da: l’elevato numero di soggetti
rappresentati; la recente costituzione del rappresentante fiscale; la presentazione della dichiarazione dei redditi indicante un volume dei ricavi irrisorio; l’assenza di pagamento di tributi e assenza di qualsiasi bene o contratto intestato nonché precedenti di polizia in capo al soggetto rappresentante in quanto arrestato per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Pertanto, evidenziata la totale inesistenza e inadeguatezza del soggetto a poter rappresentare tale mole di partite IVA, è stata chiesta e ottenuta la cessazione della partita IVA da parte della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate competente.
