Sport – In la giornata di sport inclusivo in Castello era stata al centro di alcune dichiarazioni rese agli organi di informazione da parte del vice sindaco di Vigevano, Marzia Segù che aveva evidenziato la partecipazione dei giovani , l’importanza delle loro indicazioni, , il passaggio importante che l’iniziativa rappresenta.

A distanza interviene Barbara Verza referente per la Provincia di Pavia del Partito Liberaldemocratico con questa nota:
In occasione della giornata Sport-In, la Vice Sindaca sembra essersi improvvisamente accorta dell’esistenza dei giovani e della necessità di dare loro delle risposte.
Leggere certe dichiarazioni dà però la sensazione che ci si accorga solo oggi di problemi che, in realtà, sono sotto gli occhi di tutti da anni: emarginazione, disagio, mancanza di spazi di aggregazione, insicurezza.
Eppure, queste criticità sono state più volte sollevate anche dalle opposizioni, che negli anni hanno dimostrato serietà, competenza e spirito propositivo.
Basti ricordare la mozione del gennaio 2024, con proposte puntuali e concrete, regolarmente ignorate o respinte, solo perché provenienti da chi non fa parte della maggioranza.
La verità è che Vigevano sta pagando anni di non-politica, di gestione autoreferenziale e priva di visione. Una città stanca, piegata, che ha bisogno di una classe dirigente capace di autocritica prima ancora che di comunicati autocelebrativi.
Ci vuole Politica, con la P maiuscola.
Quella che ascolta davvero, che costruisce nel tempo, che coinvolge cittadini e territorio.
Vigevano ha energie, competenze e idee, anche tra chi oggi sta all’opposizione o è attivo nella società
civile, per rimettersi in piedi.
Ma serve coraggio istituzionale: ammettere gli errori, riconoscere che in passato si è peccato anche di arroganza, e avere l’umiltà di cambiare passo.
Chi oggi si presenta come “nuovo” ha sostenuto e votato chi ha governato fino a ieri.
Non si può cancellare il passato con una dichiarazione. Serve coerenza.
Proprio in questi giorni, Regione Lombardia ha approvato il Progetto di Legge n. 64, dedicato alla prevenzione e al contrasto del disagio giovanile e dei fenomeni noti come “baby gang” (termine che, ironicamente, è un anglicismo, quando proprio alcune forze politiche regionali ne avevano chiesto l’abolizione nei documenti ufficiali…).
L’assessore Lucchini ha annunciato un investimento regionale di 3,7 milioni di euro, attraverso Piani di azione territoriali affidati alle ATS, in una logica di coprogettazione e rete tra enti locali, scuole, forze dell’ordine, servizi sociali e terzo settore.
Ora ci aspettiamo che anche a Vigevano si passi ai fatti’
OVVIAMENTE GIORNALELOMBARDOVENETO.IT SARA’ LIETO DI OSPITARE UNA RISPOSTA DEL VICE SINDACO, QUALORA LO RITENESSE