Brescia, operazione dei Ros coordinata dalla Procura in tutta Italia

Visite: 45
0 0
Pubblicità
Condividi con
Tempo di lettura:3 Minuti

I Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale con il supporto dei Comandi

Pubblicità

Provinciali territorialmente competenti, coordinati dalla Procura della Repubblica

presso il Tribunale di Brescia e in stretto coordinamento con la Direzione Nazionale

Antimafia e Antiterrorismo, dalle prime ore della mattinata odierna, stanno dando

esecuzione, su tutto il territorio nazionale, a una misura cautelare disposta dal G.I.P.

del Tribunale di Brescia (Dott. Alessandro D’Altilia) nei confronti di un 21enne

bresciano (gravemente indiziato del reato p. e p. dall’art. 604 bis co. 2 c.p.) e a 26

decreti di perquisizione personale e locale disposti dal Sostituto Procuratore della

Repubblica di Brescia, Dott.ssa Caty Bressanelli, nei confronti di altrettanti soggetti,

tutti sospettati di appartenere a gruppi virtuali di estrema destra attestati su posizioni

radicali neonaziste, accelerazioniste, suprematiste, xenofobe e antisemite.

L’indagine, condotta dall’articolazione Anticrimine di Brescia del ROS, è stata

avviata nel dicembre del 2023 e si è sviluppata inizialmente attraverso il costante

monitoraggio tecnico dei profili social Telegram e Tik Tok del ventunenne,

permettendo di acquisire indizi a suo carico in ordine alle condotte delittuose di cui

al comma 1 lett. a) e commi 2 e 3 del citato articolo 604 bis c.p., nonché all’art. 4

co. 3 L. 645/52:

 propagandando idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale ed etnico,

anche minimizzando e negando la Shoah;

 partecipando a diversi gruppi virtuali della piattaforma Telegram aventi i

medesimi scopi di incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi

razziali, nazionali o religiosi;

 facendo “apologia del fascismo”.

In particolare, il destinatario della misura è risultato attivo all’interno degli aggregati

denominati:

“WHITE LIVES MATTER ITALIA”, intriso di contenuti espressivi di idee

inneggianti alla classificazione della popolazione umana in razze e alla

superiorità della razza bianca in termini discriminatori delle altre etnie/razze;

“VANNAWAFFEN TM”, con contenuti di propaganda di idee inneggianti al

nazismo, all’accelerazionismo, alla classificazione della popolazione umana in

razze, alla superiorità della razza bianca in termini denigratori e discriminatori

delle altre etnie/razze/religioni e apologetici di azioni violente in danno di

Procura della Repubblica

presso il Tribunale di Brescia

persone di colore, immigrati, persone di religione islamica e afferenti alla

galassia LGBTQ+;

 “SANGUE E SUOLO”, al cui interno sono pubblicati contenuti consistenti in

chiare espressioni di idee di natura suprematista, neo-nazista, negazionista della

Shoah, anti-semita e di apologia del fascismo;

 “SPIRITO FASCISTA”, inneggiante al fascismo, al nazismo, alla superiorità

di razza, all’anti-semitismo e a teorie negazioniste della Shoah, oltre a

divulgazione di post di derisione politica, etnica e sociale;

“HOOLIGANS/NS/WP/WLM” che presenta espliciti richiami al

nazionalsocialismo e alla supremazia bianca (“WP” indica “White Power”), in

cui vi sono pubblicazioni con contenuti nazisti, suprematisti, d’odio razziale, di

omofobia, ed esplicite istigazioni a delinquere con inviti a compiere azioni

incendiarie, in cambio di premi in denaro, in danno di esercizi commerciali e

luoghi di ritrovo di immigrati (in territorio estero), nonché a partecipare a scontri

fisici contro persone di colore;

“RIVELAZIONI NON AUTORIZZATE”, in cui vi sono pubblicati filmati e

immagini inneggianti al fascismo, al nazismo, all’antisemitismo e negazionisti

dell’Olocausto;

 “IDENTITA’ EUROPEA”, al cui interno sono divulgati post di stampo

antisemita, omofobo e razzista;

“CASA DEL FASCIO” al cui interno erano divulgati post apologetici del

fascismo, del nazismo e contenuti antisemiti negazionisti della Shoah.

Le investigazioni si sono quindi estese a questi canali social, consentendo di

identificare ulteriori 29 internauati membri, molti dei quali di età compresa tra 18 e

25 anni (cinque dei quali minorenni all’epoca dei fatti), residenti su tutto il territorio

nazionale e sottoposti ad indagine per il medesimo delitto.

0 0 votes
Article Rating
Condividi con

Ti potrebbero interessare

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments