di Matteo Rigamonti

Dal 31 luglio al 4 agosto 2025, la frazione di Rogoredo a Casatenovo ha ospitato la 74ª Fiera Zootecnica di San Gaetano, un appuntamento storico che ogni estate richiama migliaia di visitatori da tutta la Brianza e dalle province vicine. Organizzata dalla Cooperativa Il Trifoglio ODV, la manifestazione è ormai un punto di riferimento per chi ama la tradizione agricola, l’allevamento e la vita di comunità, riuscendo a unire radici contadine e proposte moderne di intrattenimento.



Le origini della fiera risalgono al 1911, quando venne organizzata la prima esposizione agricola e zootecnica a Rogoredo. Negli anni Cinquanta, con la rinascita postbellica, la manifestazione assunse il nome e la struttura attuale, trovando nel 1950 la prima edizione ufficiale della Fiera di San Gaetano. Nel tempo l’evento è cresciuto fino a occupare oggi 25.000 metri quadrati di area espositiva in via Alessandro Volta 44, diventando una vera e propria vetrina delle eccellenze locali e ospitando annualmente tra le 50 e le 60 mila persone.



La Cooperativa Il Trifoglio, attiva dal 1996 e oggi organizzazione di volontariato, cura ogni dettaglio della manifestazione, affiancata da numerosi volontari e associazioni di categoria. L’obiettivo è mantenere viva la tradizione contadina e trasmettere alle nuove generazioni il valore del lavoro agricolo e dell’allevamento, con un’attenzione particolare alla didattica e alla partecipazione delle famiglie.


L’edizione 2025 ha offerto un calendario ricchissimo, suddiviso in cinque giornate: giovedì 31 luglio con l’apertura dell’area fiera, l’inaugurazione ufficiale con le autorità locali e il concerto serale del gruppo ATN – About That Night; venerdì 1 agosto con attività educative come mungitura e allattamento dei vitellini, minimoto e Baby Bike, battesimo della sella, serata danzante con Francesca Emotion Live e tradizionale Albero della Cuccagna; sabato 2 agosto con esibizioni di falconeria, il 5° raduno di trattori, uno spettacolo di ginnastica militare, serata country e DJ set con Rocco Stranger; domenica 3 agosto con il raduno di auto tuning, esibizioni di agility dog, Santa Messa, gara canina e concerto tributo ai Nomadi con Onda Nomade; lunedì 4 agosto con il battesimo della sella, il concorso “Il cane più fieristico” e la chiusura in musica con la Cisco Band, tributo a 883/Max Pezzali.


Per tutta la durata dell’evento, i visitatori hanno potuto apprezzare esposizioni di animali, mostre di macchinari agricoli, stand informativi, laboratori per bambini e un’offerta gastronomica variegata che spaziava dalla porchetta agli arrosticini, dalla cucina marocchina alla pinsa romana, dalle specialità valtellinesi allo street food. La Fiera Zootecnica di San Gaetano è così diventata, ancora una volta, un’occasione di incontro tra generazioni, di scambio culturale e di valorizzazione della filiera agricola locale. Le famiglie hanno trovato attività educative per i più piccoli, gli appassionati del settore hanno potuto confrontarsi con espositori e allevatori, mentre il pubblico più ampio ha riscoperto prodotti e tradizioni che fanno parte dell’identità brianzola.


Questa, come altre manifestazioni zootecniche della Brianza, mantiene vive tradizioni legate alle nostre origini contadine, ma talvolta diventa bersaglio di un moralismo selettivo: si invoca il bene degli animali per contestarne l’esposizione, dimenticando che gli stessi finiscono quotidianamente sulle tavole di chi si indigna. È un’ipocrisia che nulla ha a che fare con il ruolo delle amministrazioni, che non sono padrone di decidere se queste fiere debbano o meno svolgersi. Per legge, il loro compito si limita ad autorizzare l’uso degli spazi pubblici, eventualmente concedere un patrocinio e garantire sicurezza e logistica, senza interferire nei contenuti di manifestazioni legittime e conformi alle norme.