Il recente episodio nel quale una persona, colpita da un infarto, è deceduta dopo che erano stati chiamati i vigili del fuoco di Asiago perché (ed un mezzo di soccorso del Suem di Santorso a 42 minuti di percorrenza) perché l’unica ambulanza era in quel momento impegnata per un altro grave intervento sta suscitando un interrogativo: come è possibile una comunità montana di 20.000 abitanti di base (durante i periodi estivi, con i turisti poi, sarebbero molti di più), abbia solo un ambulanza a disposizione per le emergenze ?
Sull’argomento interviene il Partito Popolare del Nord con il responsabile del Veneto Alessandro Signorato che non ha messi termini. “E’ un fatto molto grave. Come fa Zaia a dire che la Sanità è un modello di eccellenza quando non ci sono medici e mezzi a disposizione in certi territori assai difficili da gestire? In questi anni si è parlato tanto di Autonomia, tuttavia non crede sia arrivato il momento di fare dei passi molto seri (altro che autonomia differenziata), al fine che il Veneto possa disporre delle risorse finanziarie che merita, per potenziare la nostra sanità che evidentemente, visto l’accaduto, mostra problematiche molto serie, soprattutto per le comunità più isolate dai centri”.
Sulla stessa linea anche il responsabile provinciale di Vicenza, Moreno Lotto: “Lascia allibiti il fatto che sia dovuta partire un ambulanza in soccorso per l’infartuato poi deceduto dal pronto soccorso dell’ospedale di Santorso, con ben 42 minuti di strada di percorrenza per raggiungere il bisogno di immediato soccorso. Giusto implementare dotazioni e attrezzature in tutti gli ospedali Veneti, tuttavia trascurando le problematiche dell’altopiano, pertanto chiediamo una seria e ponderata riflessione, nonché un immediata implementazione dei mezzi a disposizione del nosocomio Asiaghese, in quanto cittadini Veneti con pari dignità agli altri , anche nei 7 comuni”.