Castelli ‘battezza’ la sezione Colico, Alto Lago e Valtellina del Partito Popolare del Nord

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Il Segretario Politico del partito Popolare del Nord, ha presenziato nel corso di un’affollata serata all’inaugurazione della Sezione Territoriale di Colico, Alto Lago e Valtellina. La riunione si è svolta presso il Blu River di Colico. Un gruppo di imprenditori e cittadini di Colico e della Valtellina costituisce il nucleo fondante la Sezione territoriale del PPN, a cominciare dal Responsabile, Fausto Acquistapace.

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In Valtellina il Partito Popolare del Nord si affida quindi a una classe dirigente nuova, non “raccolta” da un passato leghista di nostalgici, che incarna le esigenze della Valtellina e guarda al futuro.

“Auguro a tutti Voi di fare un ottimo lavoro e di rappresentare le istanze di questa comunità dell’alto lago e valligiana che in regime di Autonomia potrebbe costituire un modello organizzativo. E’ tempo di pensare come ridisegnare le funzioni e le istituzioni, per proporre ai cittadini politiche credibili. Siamo il Partito del Popolo del NORD, facciamo gli interessi dei territori, siamo l’unico vero sindacato del Nord rimasto in politica, dopo la svolta meridionalista e centralista della Salvini Premier. Per questo mi sono messo a disposizione del Partito. Io la mia vita politica l’ho alle spalle, sono qui per sostenere la nuova generazione di nordisti e federalisti” ha commentato Roberto Castelli.

Dichiara Fausto Acquistapace: “Siamo terra di Montagna, fronteggiamo lo spopolamento, le difficoltà dei collegamenti su strada e rotaia, cresciamo meno che nelle altre parti della Lombardia. Ciò è inaccettabile: siamo da sempre terra di frontiera con la Svizzera e abbiamo enormi potenzialità frustrate dalla burocrazia e dalle insopportabili lentezze dello Stato centralista romano, distante anni luce dalle nostre necessità. Dobbiamo smettere di attendere le briciole che cadono dalla tavola di Roma, non possiamo più affidarci a una classe politica valligiana che semplicemente, al di là delle parole, fa da tramite, invischiata nelle logiche dei partiti di potere, di stampo centralista, senza studiare un autentico futuro autonomista per l’Alto Lago e la Valtellina”. Anche Roberto Ardenghi, imprenditore di Colico, sostiene la necessità di un approccio più concreto e di buon senso, attento al territorio, che costituisca lo spirito di nuove politiche autonomiste.

Interviene Francesca Losi, Vice Segretario politico: “l’Alto lago e la Valtellina sono un laboratorio di autonomia e devono guardare con fiducia al raggiungimento di un nuovo status di Provincia Autonoma dell’Alto Lago e della Valtellina, sull’esempio di Trento e Bolzano, che i soldi li trattengono, e che per la Valtellina costituiscono una sorta di concorrenza sleale. La Provincia di Bolzano ha una propria ferrovia, la Valtellina ha Trenitalia, con quotidiani disagi. Tagli alla sanità, tagli ai comuni montani: arrivano ogni giorno segnali evidenti della necessità di un autogoverno gestito a livello locale. Per non parlare della storia della Valtellina, assente dai libri adottati nelle scuole dell’obbligo, e questo è una grave ferita al senso identitario, alla memoria storica e all’orgoglio di cittadini di questa terra, che per secoli è stato teatro di scontro tra potenze europee e di guerre di religione

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