Negli anni Quaranta si manteneva disegnando caricature, sul foglio di carta fermava scene di vita e quelle che poi avrebbe girato sul set, e non smise nemmeno quando l’ictus, che lo colpì all’età di 73 anni, lo costrinse alla degenza ospedaliera.

È un Federico Fellini inedito, quello raccontato dalla mostra FEDERICO FELLINI. Dal disegno alla regia che, al MuSa Museo di Salò, raduna circa 50 disegni, vignette e caricature vergate su carta del grande regista – molti dei quali esposti per la prima volta in Italia – unitamente un corpus fotografico, anch’esso pressoché inedito, di scatti che lo ritraggono sui set dei suoi film.
La mostra, che documenta lo strettissimo legame tra i designi e i capolavori su pellicola che consacrarono l’autore nell’Olimpo della cinematografia mondiale, è realizzata in collaborazione con Fondation Fellini pour le Cinéma – Sion, Svizzera, Archivio Museo Fellini di Rimini, Media Museum di Pescara, Francesca Fabbri Fellini, regista e nipote del grande Federico, e Anna Cantagallo, neurologa e fisiatra che nell’estate del 1993 ebbe in cura il Maestro.