E’ un giorno importante per la comunità di Suzzara e in generale per chi ogni giorno percorre la provinciale 50 ma ancora di più per chi da via Lenin deve immettersi sulla provinciale.
Si accorciano i tempi, si evitano le code, antipatiche soprattutto in certi orari ma soprattutto si mette in sicurezza un incrocio pericoloso, teatro di diversi incidenti.
“E’ un intervento che forse si è fatto attendere un po’ ma che era necessario e quindi a nome di tutta l’amministrazione Provinciale sono lieto di poterlo consegnare alla cittadinanza” ha esordito il presidente della Provincia Carlo Bottani.
Costato complessivamente di 1.245.000 euro di cui 850 mila finanziati dal Comune di Suzzara, 175.000 dalla Provincia come stabilito dagli accordi tra i due enti e per 220.000 (i costi aggiuntivi dovuti all’incremento dei prezzi), dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, è prima di tutto un bell’esempio di collaborazione costruttiva tra enti.
La messa in sicurezza di un incrocio che si trova in un punto cruciale della viabilità del suzzarese da cittadini e amministratori locali era ritenuta una necessità: l’intersezione si trova infatti lungo la provinciale 50 “Borgoforte-Suzzara-Gonzaga”, su cui confluiscono le due strade comunali Viale Lenin, strada di scorrimento diretta verso il centro di Suzzara e via Cherubina.
L’incrocio, canalizzato con isole spartitraffico dal lato di Viale Lenin e di Via Cherubina e con diritto di precedenza sulla S.P. 50, era pericoloso per l’elevato numero di veicoli che vi transitano quotidianamente e per la conformazione stradale che induceva chi percorre la provinciale ad affrontare l’intersezione a velocità sostenuta.
La soluzione individuata per rendere più sicuro l’incrocio consiste nella costruzione di una rotatoria che consentirà di ridurre la velocità dei veicoli, grazie ad una attenta calibratura della geometria dell’opera.
Durante i lavori del cantiere, la circolazione non è mai stata interrotta lungo la provinciale 50.
I lavori sono stati coordinati dal Servizio Progettazione della Provincia: responsabile del progetto è stata l’architetto Alessia Ferrarini e Direttore Lavori l’ingegner Marco Guaita.
Così in una nota il presidente della Provincia di Mantova, Carlo Bottani.