Milano: Protocollo di Procura, Guardia di finanza e Agenzia entrate per rafforzare il contrasto agli illeciti

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La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, il Comando Provinciale della
Guardia di Finanza, la Direzione Regionale della Lombardia e le Direzioni Provinciali
dell’Agenzia delle Entrate di Milano hanno stipulato un accordo finalizzato a consolidare i
rapporti interistituzionali maturati nello sviluppo delle attività di contrasto ai più gravi illeciti
di carattere penal-tributario.
Il Protocollo, nel confermare le già consolidate prassi di collaborazione in essere
nell’ambito del c.d. “Modello Milano”, intende ottimizzare la sinergia operativa tra gli Enti
firmatari nelle diverse fasi di verifica fiscale, di successivo accertamento dei tributi e nelle
correlate indagini penali, attraverso modalità di confronto rapide e condivise tra tutti gli
attori coinvolti.
L’accordo, sottoscritto dal Procuratore della Repubblica Marcello Viola, dal Comandante
Provinciale, Generale Andrea Fiducia, dal Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate,
Antonino Di Geronimo, e dalle Direttrici Provinciali di Milano, Angela Calcò e Francesca
Catola, prevede un coordinamento strutturale volto a migliorare complessivamente
l’efficacia e la tempestività delle azioni contro l’evasione fiscale sia in materia di imposte
sui redditi che sul valore aggiunto.
Il memorandum consentirà quindi di intensificare e migliorare lo scambio di dati e
documenti di reciproco interesse istituzionale e la comune azione di contrasto all’evasione
fiscale, orientando le attività d’indagine verso la repressione delle condotte maggiormente
lesive per lo Stato, nella prospettiva dell’effettivo recupero dei tributi evasi.
«L’intesa – afferma il Procuratore Viola – dà una veste formale alla metodologia di lavoro
adottata già da tempo nel capoluogo lombardo dalla Procura della Repubblica, dalla
Guardia di finanza e dall’Agenzia delle entrate per rendere ancora più efficiente l’attività di
contrasto ai fenomeni evasivi e di frode di maggiore complessità, specie quelli di respiro
internazionale. Il “Modello Milano”, infatti, ha permesso negli ultimi 3 anni di recuperare
risorse a beneficio della collettività per circa 2 miliardi di euro».

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